martedì 26 maggio 2015

Il Poeta Pilade calzini si presenta al Professor Stuart



Persona ho giusta, occhi castagni attenti,
naso aquilino, scarno e lungo viso,
bruno e rozzo color, languido riso,
capo chino, bei cigli e guasti denti.
Barba sterile rada e baffi stenti,
mento ristretto e porto il crin reciso;
serio d’aspetto son, di sguardo fiso:
vesto al costume delle basse genti.
Amo l’umanità rejetta e trista.
Cotai vizi e virtù possiedo. E sono
Ateo convinto e fermo e socialista.

lunedì 3 novembre 2014

In quel tempo comparve Giorgio Harold Stuart, alto, fiero ed attento e si pose davanti al poeta, interrompendo la sua passeggiata. Pilade lo guardo' negli occhi sollevando lo sguardo dal selciata della strada e gli disse

E 'stata una figura alta,  sguardo serio da adulto,  filosofica, che passò e ripassò tranquillamente lungo la strada, facendo un giro di una sessantina di passi su ogni lato delle rughe di Poggio Giallo.
 L'uomo era di circa cinquantadue anni, ha avuto un piccolo bastone sotto il braccio, era vestito con un cappotto chiara di colore, panciotto e calzoni, che sembrava di aver visto alcuni anni di servizio. Erano ancora pulito, e c'era un po 'd'aria di propriete frugale tutto lui. 
Con la sua tirando fuori il cappello, e il suo atteggiamento di abbordaggio un buon numero a suo modo.
Passò da me senza chiedere nulla, e tuttavia non è andato cinque passi più lontano.
Un antico signore è venuto lentamente, e dopo di lui un giovane uno intelligente. 
Lasciò che entrambi passano e non ha chiesto niente. 
Rimasi osservandolo mezz'ora, in quel tempo aveva fatto una dozzina gira avanti e indietro per il paese,
In quel tempo comparve Giorgio Harold Stuart, alto, fiero ed attento e si pose davanti al poeta, interrompendo la sua passeggiata. Pilade lo guardo' negli occhi sollevando lo sguardo dal selciato della strada e gli disse ..........





Il poeta Pilade Calzini aveva un nuovo abito, ma non del colore desiderato

Le influenze morbide della notte sembravano dirigere la sua voce come, dopo una lunga pausa, ha pronunciato le parole: «Nessuno è mai abbastanza solo in  questo castello."'
Ci fu un'altra pausa, mentre guardava costantemente nella porta.
Ed ecco apparire dalla sua bottega il calzolaio Eugenio Biribo' con dietro suo nipote Alfonsino.

venerdì 31 ottobre 2014

la chiesa, scarna facciata 
mattoni listati, in questa porta sono passati tutti, entrata ed uscita, nascita e morte, con la felicita' di un matrimonio in mezzo


mercoledì 29 ottobre 2014

Era una casa solitaria, la scala di ingresso si inerpicava ripida ed ardua come per scoraggiare chi volesse percorrerla

Era una casa solitaria, in piedi in un giardino tristemente trascurata,
Era una casa di circa il tempo di Savonaola;, casa fredda, rigida, inquietante.
Era disabitata quando ci sono entrato la prima volta, ma aveva il tetto rotto; è stato riparato con pochi soldi da mastro Remigio per renderlo abitabile;
Dico a buon mercato, perché il lavoro era stato fatto in maniera superficiale, e gli intonaci erano in decomposizione.
La scala di ingresso si inerpicava ripida ed ardua come per scoraggiare chi volesse percorrerla




La luce entrava violenta e prepotente in quello stanze ed il paese mi si stendeva con i suoi antichi tetti sotto il mio sguardo.

L'orizzonte non aveva fine da quelle finestre ed il Monte Cetona si ergeva a custode e guardiano della Valle.

Capii subito che questa sarebbe stata la mia tana, il nascondiglio dei miei sogni, il rifugio delle mie visioni; e cosi' e' stato; io ho abitato il punto piu' alto del paese !
Solo vicino al cielo !
Questa e' la casa del poeta di Valiano ! questa e' la dimora di Pilade Calzini ! Questo e' l'inizio dei miei racconti ! Questo e' l'avvio delle mie strofe !


Se hai costruito un bel tetto
tu ti difendi lì dall'intemperie
se il fondamento hai fatto retto
ci puoi tu trovar morali serie
se hai fatto pure un cancelletto
apri a beltà e serri a miserie
architetto di casa rifinita
metafora tu sai di buona vita !